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"... mi chiedo quanti sono in me sovrapposti / sarebbe lungo contarli / ma alla fine ero solo un ragazzo / che voleva leggere / tutti i libri del mondo". La poesia di Marino Badiale è fatta di sospensione e sovrapposizioni, come in un gioco di specchi in cui si riflettono innocenza e realtà, ricordi perduti e dialoghi filosofici. Quattro sono le sezioni in cui è suddivisa l'opera: I dialoghi della figlia, in cui l'esistenza stessa rincorre il filo della logica e la poesia cerca di sublimarla attraverso lo sguardo di una bambina; Per un maestro, dedicata a Massimo Bontempelli; Un fantasma d'amore, in cui i ricordi vengono a galla con nostalgia; Pensieri che vanno spesso a capo, che propone anche versi meno recenti.