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Da Pedro Almodóvar al Dalai Lama, da Monica Vitti a Juliette Gréco, da Jack Nicholson a Paolo Villaggio, da Tina Turner a Madre Teresa. Nomade per vocazione, Pietro Tarallo è un uomo fortunato, di quelli che amano il proprio lavoro. Un lavoro che gli permette di viaggiare almeno sei mesi l'anno, di venire a contatto con le diverse culture del mondo... ma soprattutto di incontrare persone. Sono proprio loro protagoniste di questo volume, che vuole essere non una semplice raccolta di interviste realizzate nell'arco di oltre trent'anni, ma uno strumento per ripercorrere gli ultimi decenni di storia attraverso le parole di uomini e donne di cultura e viaggiatori e viaggiatrici. Cinquanta testimonianze, accompagnate da ritratti, di un mondo che non c'è più (quello degli anni Ottanta e Novanta) e di un mondo che sta cambiando (quello di oggi), punti di vista differenti e ciascuno caratteristico del contesto a cui appartiene. Il tutto raccontato con uno sguardo che vuole andare oltre l'immagine pubblica dell'intervistato, per svelarne i pensieri e il carattere: la persona, appunto.