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Enomoto Takeshi è un fotografo giapponese. A tempo perso ama viaggiare come crononauta. Ha una dote non comune: riesce a volare. Da bambino viene rapito per due giorni da esseri umanoidi dotati di intelligenza e provenienti da un altro pianeta che lo portano via a bordo di uno strano oggetto luminoso a forma di raviolo. Questo episodio convince suo zio, il Visconte Enomoto Takeaki, samurai e ammiraglio della flotta imperiale giapponese, che il piccolo è in grado di compiere missioni importanti. Nel 1908 Enomoto Takeshi è in visita a Roma dove incontra Monsignor Gherardi, Prelato Domestico di Sua Santità, uomo di fede all'antica affascinato dalle sue bizzarrie. In una Roma non ancora mutata topograficamente e urbanisticamente dal regime Fascista, il giapponese tra spettri, delitti e storie macabre è protagonista di vicende surreali, almeno quanto alcune sue invenzioni. Tra cronovisori, ripetitori acustici, Apparecchio Transcomunicatore Fono-Strumentale e Acernatore, Enomoto Takeshi prova a parlare con il mondo dell'aldilà e a risolvere delicati casi di persone scomparse.