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Quando si assenta un insegnante scatta l'emergenza educativa e didattica. Non c'è alcun dubbio che l'ora di supplenza rappresenti un sacrosanto diritto per tutti i ragazzi, una conquista da coltivare per allontanare, almeno per poco, quella maledetta interrogazione o quel terribile compito scritto. Può accadere che un insegnante di sostegno venga incaricato di domare gli istinti di una classe affamata di autogestione e d'indipendenza. Di fronte a una siffatta situazione lo sventurato approfitta della circostanza per parlare della disabilità e dei diversamente abili. I toni sarcastici degli alunni si trasformano in una melodica riflessione che tramuta il tempo in un prezioso alleato. Al suono dell'ultima campanella una nebbia di pensieri accompagna la classe verso l'uscita e mentre l'aula si svuota un filo invisibile avvolge tutti i compagni.