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Il Mezzogiorno italiano vide una significativa presenza dell'Ordine templare dai primi decenni successivi alla sua fondazione e sino allo scioglimento. In quest'area geografica furono presenti due Province, unità amministrativo-territoriali nelle quali era articolata l'organizzazione dell'Ordine. Lo stanziamento templare nel Mezzogiorno era dettato da due motivazioni principali: la possibilità di usufruire di porti per l'imbarco verso la Terrasanta e la disponibilità di terre per produrre frumento e altri prodotti necessari per i rifornimenti in Outremer. La Puglia e la Sicilia rappresentavano il granaio per la Terrasanta e senza le derrate alimentati qui prodotte le Crociate sarebbero state molto difficili, se non proprio impossibili. Nel presente lavoro si prendono in esame le due Province templari (quella di Apulia, che abbracciava l'interno Mezzogiorno continentale e risultava essere quella di più antica fondazione, e la Sicilia) e la loro evoluzione nel corso dei secoli XII-XIV. L'analisi principale verte sui cavalieri che ricoprirono la carica di Maestri Provinciali, ufficiali a capo delle Province.