Tab Article
Georges Palante (1862-1925), dimenticato per decenni nella stessa Francia, quasi del tutto sconosciuto in Italia, vive oggi una sua Renaissance. Precursore dell'attuale sociologia dell'Individuo, fin dal 1901, fu tra i primissimi a porsi come difensore dell'Individuo e come teorico d'una rivolta intransigente contro la società. Convinto dell'esistenza d'una fondamentale antinomia tra l'interesse individuale e quello collettivo, tra l'individuo e la società, sviluppa un pensiero filosofico-sociologico improntato sull'elaborazione di un'etica libertaria che troverà più tardi in C. Lefort, in M. Abensour, in P. Birnbaum e in A. Laurent, i suoi più illustri continuatori. La società, servendosi dei "corpi gregari" tende a modellare, da un punto di vista religioso, educativo, politico, etico, estetico etc... a propria immagine, con illusioni e menzogne l'Individuo, che è spinto, costitutivamente, verso una continua ed intransigente Rivolta, che lo vedrà però eternamente perdente poiché la società è di per sé più forte del singolo.