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Maestro di ceramica a Deruta, Nicola dopo anni di ricerca all'estero, nel 2014 crea le sue prime ceramiche multimediali in bone china, una porcellana che grazie alla sua trasparenza e traslucidità è scelta per formare sottili pannelli luminosi interattivi. La luce riesce ad attivare nello spazio i linguaggi segreti racchiusi nella materia, attraverso una ricerca mentale che sente nella visione luminosa e nel colore, uno dei più coinvolgenti livelli espressivi. Come tutti i light artists, Boccini vuole accrescere la conoscenza attorno alla visione, educare e sviluppare la percezione ottica (o visiva), allargare i settori nei quali le nuove ricerche sperimentali possono trovare applicazioni anche pratiche. Boccini ci conduce ad una nuova dimensione della percezione visiva in arte che include soprattutto il coinvolgimento dello spettatore, grazie alla luce. Una "nuova arte" in cui non possono esistere separazioni fra architettura, pittura, scultura e artigianato.