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Nel quinto secolo, l'Impero Romano d'Occidente è sprofondato nel caos, e sta lentamente disgregandosi sotto i colpi delle numerose popolazioni di stirpe barbarica che lo assediano. In questo scenario la figura del "comes Africae" Bonifacio assume un ruolo chiave. Ambizioso e carismatico comandante militare sposerà una principessa Visigota e otterrà così un seguito di guerrieri con i quali formerà una temibile guardia privata. Richiamato in Italia dopo l'invasione dell'Africa da parte dei Vandali, per opporsi al generale Ezio, morirà in uno scontro con quest'ultimo presso Rimini. Lo storico Procopio ricorda Bonifacio (e il suo grande rivale Aezio) con queste parole: «Giunsero a un grado di magnanimità ed eccellenza che se uno li definisse gli ultimi romani non si sbaglierebbe, tanto era vero che tutte le ottime qualità dei romani erano incarnate in questi uomini».