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Giolitti fu un liberale, ma anche un "conservatore": senso dello Stato, dedizione alle istituzioni, ricerca della stabilità sociale e politica furono gli elementi distintivi e fondamentali della sua personalità e stimolarono il "buon senso" e l'empirismo della sua azione politica. Giolitti si propone come il personaggio politico che vincolò il suo nome ad un'era della nostra Storia contrassegnata da progresso economico e civile.Il volume suggerisce una rilettura, in chiave storico-politica, dei rapporti tra Stato e società nell'Italia dei primi quindici anni del secolo scorso: Stato amministrativo, centro-periferia, cittadinanza e nazione, portata internazionale sono le varietà storiografiche che consentono di trattare in maniera rinnovata l'età giolittiana. Ne affiora uno scenario d'insieme che tenta di chiarire la politica di quegli anni e l'importanza della formazione del consenso elettorale.