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Francia, giugno 1940. A seguito dell'invasione tedesca, migliaia di sfollati si dirigono verso le regioni del sud, formando delle colonne umane infinite. Tra loro anche una giovane donna della buona società parigina - sposata con un ufficiale dell'esercito - e i suoi due figli: Sylvie di sei anni e Philippe di dieci. Mentre procedono lentamente su una strada di campagna, compare in cielo uno Stuka tedesco che a tradimento comincia a mitragliare i civili, provocando una strage. Solo grazie al tempestivo intervento di un ragazzo, la donna e i suoi due figli riescono a salvarsi. Jean, questo è il nome del misterioso sedicenne, è un tipo dai modi rozzi, dall'aria impenetrabile, ingentilita solo da bellissimi occhi grigi. Nonostante la giovane età, si rivela indispensabile, fronteggiando i pericoli di una situazione caotica e senza più regole. A venir meno però non sono solo le leggi di ordine pubblico, ma anche i tabù e i conformismi della società del tempo, permettendo ai protagonisti di esplorare i propri desideri con più libertà. Una concessione fugace ai veri sentimenti, capace di prefigurare vite e mondi diversi.