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"Quest'anno il Covid al Premio Graziano ha tolto la cosa che ci rende più umani: la gioia della presenza. Purtroppo, la condivisione di parole, di gesti, di sorrisi, insomma di quel linguaggio che ci avvicina e ci aiuta a capirci, ci è stato negato. Ma non ci ha fermato. Il nostro dialogo è continuato attraverso le vostre scritture che in questo drammatico momento storico ci hanno consolato. Siamo convinti infatti che la parola poetica è feconda e che quando si spargono semi di poesia si raccolgono sempre frutti di conoscenza, di bellezza, di umanità e liberazione."