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«Come farebbe un cantastorie redivivo che contro il cupio dissolvimento dei nostri tempi accerchiati dalla paura e dalla disillusione mediatica, Franco Michele Greco intona a contrasto la sua cantica e restituisce vita alla favola e al mito della memoria, costruisce e fonde con umiltà e perizia il racconto composito della sua casa, del paese, dei suoi abitanti. In questi brevi racconti e ricordi egli lavora le parole senza retorica, ma con la passione autentica di un testimone dal vero, e sempre con abilità lieve e pensosa restituisce ai ricordi un'aura che li fa brillare della patina del tempo con la mano sicura di un vecchio calderaio.» (Mauro Francesco Minervino)