Tab Article
"Libro intrigante, pulito, coinvolgente. Attraverso le sue vicende di vita, Domenico Panetta (Mimmo, per gli amici) fornisce uno spaccato, tenero e doloroso insieme, dell'emigrazione, di quel taglio delle radici, che tuttavia permangono e fanno sanguinare l'animo, perché creano una nostalgia inestinguibile, ma mai rassegnata e anzi, nonostante lo strappo (o forse proprio a causa di esso), foriera di nuove opportunità e di rinnovata linfa esistenziale. Ma il prezzo è alto. Perché la "nuova" vita rimanda di continuo a quella precedente e costringe a chiederti: che cosa sarebbe stato di me, se non fossi dovuto andare via?; e che cosa sarà di me, ora che mi sono "sradicato"?". (Mario Capanna)