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"Siamo alla quinta edizione del Premio Nazionale di Poesia e Narrativa 'Francesco Graziano', e ci viene normale chiederci in questo nuovo millennio se fa senso continuare a scrivere. Sì. Continuare a scrivere fa senso, non solo, ma ha senso, e non è un gioco di parole. Gli economisti ci dicono che fra venticinque anni, il 60 per cento dei lavori di oggi scompariranno, e che la tecnologia detterà la nostra vita. E la poesia? La scrittura? E ciò che rimarrà. La poesia rimane. La scrittura rimane perché è lo strumento per eccellenza che definisce la nostra umanità. È alla base del nostro impegno sociale, è il grido umano che si alza contro l'appiattimento e la banalizzazione della realtà che viviamo. L'uomo ha bisogno di respirare il cielo e la scrittura è l'azzurro che ci sostiene." (Annalisa Saccà)