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In un'oscura sera di luglio, Giovanni Salemme è caduto fuori dal tempo. Ora abita il tempo dell'eternità. I suoi versi, ritrovati oggi, vibrano di incanto e di tensione verso il bello, tutto il bello dei suoi ventotto anni. Erano molte le passioni che lo animavano; una profonda sete di conoscenza, un'incrollabile curiosità verso le cose, i luoghi, le persone. Amava la poesia medioevale, Giovanni. Il motivo che ha spinto la famiglia a far nascere questo volumetto è da ricercarsi nella volontà di avvicinare sempre più Giovanni a tutti e di mantenere vivo il suo ricordo perché «Sol chi non lascia eredità d'affetti/ Poca gioia ha dell'urna».