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Andrea è un ragazzino cresciuto tra i boschi insieme alla madre. Innamoratosi di Aidoann, appartenente a una famiglia di nomadi, abbandona la propria casa per ritrovarsi coinvolto in una serie di eventi drammatici che hanno, in qualche modo, come sfondo, le vicende della nostra Italia. Marco La Paglia ci fa immergere nei personaggi (Andrea e il mondo nomade) scrivendo in terza persona: un artefizio letterario che si presta benissimo per questo romanzo di formazione. (Si parte) dalla città di Genova con la vita di Andrea, (si naviga) fra il mondo nomade, della malavita e del lavoro duro, (si attracca) fra i cuori di un amore lontano e vivido nei ricordi dei marinai, protagonisti delle vite dei personaggi di questo romanzo.