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"Scienziato pazzo o genio, Voronoff, uno degli uomini più popolari dell'intero pianeta, cercò la vita eterna attraverso la manipolazione genetica, usando i primati per impossessarsi dei segreti di una virtuale immortalità. Al suo mito si lega l'immagine della scimmia in gabbia, la "creatura" protagonista del libro. Voronoff, nel 1913, a Nizza, trapianta un lobo della tiroide di uno scimpanzé su un ragazzo affetto da cretinismo. Il risultato è un trionfo. Dopo la tiroide Voronoff passerà al trapianto di testicoli e ovaie. L'intento dello scienziato è di rendere l'uomo eternamente giovane. Il metodo Voronoff prevedeva che fossero inserite nello scroto sottili fettine testicolari di babbuini e scimpanzè. Il tessuto si sarebbe fuso dando miracolosi risultati tra cui l'aumento della memoria, diminuzione della fatica, maggiore appetito sessuale, prolungamento della vita."