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Questa seconda edizione della plaquette poetica di Lorenzo Spurio, dedicata a Federico García Lorca nella ricorrenza degli ottanta anni dal suo assassinio (pubblicata in prima edizione nel 2016), viene riproposta in maniera ancor più intima. Ad arricchirla sono, oltre alle illustrazioni a china del Maestro campano Franco Carrarelli, già presenti nella prima edizione, alcuni contributi critici di eminenti esponenti del panorama culturale italiano che hanno, nel tempo, letto e apprezzato questo volume-testamento, questo canto accorato d'amore verso uno dei poeti più celebri al mondo. Il ricordo di Spurio, sui tormentati momenti che anticiparono l'assassinio dell'uomo, si fa a tratti cronaca a tratti squarcio surrealista, in una compartecipazione emotiva stupefacente per la quale, il noto poeta e critico letterario Dante Maffia, ha definito Spurio, in relazione allo stesso Lorca, come "suo fratello". Corrado Calabrò ha scritto che "la silloge è al tempo stesso una rievocazione ed un'invocazione del poeta, con un fondo di accoramento che si scioglie nel colloquio con le piante e con la natura, in sintonia col sentire del poeta e in risonanza con i suoi versi".