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La Nostra tratteggia l'esistenza di Shabnam, donna afghana, a partire dall'infanzia passando poi per la veloce adolescenza che la traghetterà, sull'onda di alcune decisioni importanti prese, a marcare in maniera decisiva la maturità sino alla fine dei suoi giorni. [...] Liliana Manetti ha fortemente iscritto la sua vicenda in una data cornice cronico-ambientale che è quella degli anni '60 vissuti in Afghanistan, un paese che non era scenario di guerra e di odi massificati ma dove, pur vivendo nella povertà e nelle ristrettezze, si conduceva un'esistenza onesta e rispettata. [...] Liliana Manetti con questa sua nuova opera ci fa conoscere da più vicino Shabnam attraverso le sue insicurezze e timori, le sue speranze e i sogni che pian piano riesce poi a raggiungere. Il sottotitolo del libro, La donna che venne da lontano, sta proprio a sottolineare la complessità e la durezza sia in termini materiali, dunque di fatica, sia in termini psicologici di questo itinerario della donna che grazie alla sua forza morale e alla compagnia di un uomo che la ama passa da esistenza derelitta e sfruttata a donna responsabile e retta.