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Nell'immensa foresta della poesia, Costanza Mascilli Migliorini ha ormai il suo piccolo giardino di fiori delicati, ma niente affatto fragili, che così tanto le somigliano. Con questa seconda raccolta, Costanza spicca definitivamente il volo, mostrando tutto il suo nudo coraggio, guardando nell'abisso e lasciandosi guardare a propria volta, senza distogliere mai lo sguardo. Uno stallo infinito che non terminerà mai, perché tutto è lotta, lotta lacerante che finisce per diventare uno struggente inno alla vita. La sua poesia ha con lei una somiglianza caratteriale e quasi fisica: eterea, diretta, senza maschere, tormentata e imprevedibile; in una parola: libera. Ma di una libertà alata, che ci prende per mano e ci porta con sé sopra a tutte quelle miserie che da millenni affastelliamo sotto al cielo.