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Per qualcuno è il cammino del vento, perché il vento è come l'anima, impalpabile ma presente. In realtà ha già un nome, anche se non conosciuto come la Francigena: e forse è meglio così. Percorrere il Sentiero delle Foreste Sacre non significa infatti solamente attraversare alcuni dei boschi più belli e incontaminati del nostro Paese, ma anche tuffarsi in una spiritualità che arriva da molto lontano e che invita a passi che si fanno meditazione. Da un crinale a un eremo, tra Dante e San Francesco, tutto contribuisce ad alimentare un sentimento del sacro che dà forza al cammino e profondità al pensiero. È questa l'esperienza che racconta Paolo Ciampi, scrittore che più volte si è messo in cammino, pellegrino sui generis, ma soprattutto uomo che nel Buddismo ha scoperto le radici di un'altra spiritualità, che pure non gli impedisce di sentire il richiamo dei santi e dei luoghi cristiani. Dalla Romagna al Casentino, fino a Camaldoli e La Verna, per scoprire l'Appennino più selvaggio e allo stesso tempo se stessi, e poter dire: ho molto cammino dentro.