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Il titolo del libro "De Senectute 2016" è mutuato dalla famosa opera di Cicerone, per ricordare che il problema della vecchiaia data da almeno venti secoli, ma anche che non è rimasto invariato nel tempo, soprattutto nell'epoca in cui viviamo a causa dello strepitoso aumento della vita media e della aspettativa di vita e quindi per il tumultuoso conseguente incremento del numero degli anziani che oggi nei Paesi a più alto tenore di vita rappresenta circa un quarto della popolazione. A questa rapida evoluzione demografica e sociale non ha fatto seguito un altrettanto sollecito adeguamento culturale e legislativo per cui le attuali "terza e quarta età" finiscono con l'essere abusive nel XXI secolo. Il libro partendo da questo assunto affronta da più angolazioni il ruolo degli anziani nella società attuale, caratterizzato ad un tempo dalla frequente esclusione sociale di massa e dalla elitaria qualificata presenza di figure eccellenti in contesti culturali, storici e politici diversi. Il testo insieme a spunti di carattere autobiografico si allarga all'analisi di testi famosi sulla materia ed alle prestigiose vite di ottuagenari illustri del passato prossimo e remoto.