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Rara (film) è un'opera unica e irriducibile nel panorama del cinema, dell'arte, dell'avanguardia italiana. Irriducibile (a scherni, schieramenti, confini) è il suo autore, Sylvano Bussotti, che ha attraversato la seconda metà del Novecento esplorando i campi della musica, dell'arte, della scrittura poetica teatrale, da autentico artista polimorfo (e a tratti perverso). Dalla sua opera, che ha avuto come commentatori e compagni di strada Carmelo Bene, Umberto Eco, Roland Barthes, Rara (film) emerge con la forza d'una speciale rarità: un film realizzato negli anni tra il 1967 e il 1969, in 16mm, muto, pensato per essere accompagnato da mutevoli variazioni musicali; un film fatto di calligrafie, fotografie, disegni, storpi, arbusti, capelli, tessuti, lacrime; un film-album di immagini disegnate da sfogliare come se fossero le pagine di un diario segreto; una creatura dove i mostri, i santi, i demoni e gli angeli si danno man forte per apparecchiare l'orgia.