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Testi di Nunzio Famoso, Maria Costanza Lentini, Fabrizio Nicoletti, Carlo Ruta, MarioTropea, Maurizio Zignale. Nell'Ottocento, secolo di impetuosi mutamenti economici, geopolitici e tecnico-scientifici, l'eredità settecentesca del Gran Tour in Sicilia, che poneva in risalto le testimonianze classiche e le risorse naturali dell'isola, restava feconda, mentre il passaggio delle culture romantiche lasciava propri sedimenti che, utilmente e senza traumi, slargavano gli ambiti dell'attenzione attraverso una considerazione più aperta e variegata del retaggio storico. Per una serie di emergenze politiche e sociali, nell'immagine della Sicilia si apriva tuttavia una cesura profonda, in particolare nella seconda metà del secolo, quando il disegno di unificazione dell'Italia veniva portato a compimento. Nelle corrispondenze, nei reportage, nelle inchieste ufficiali e negli studi veniva posta in luce una Sicilia oppressa da questioni sociali di ogni tipo. E percezioni di questo tipo s'imponevano nei resoconti di numerosi viaggiatori. La rappresentazione della Sicilia perciò tendeva a frantumarsi e poi a polarizzarsi.