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Il cinema italiano fa pena: autoreferenzialità, produzioni non esportabili, rifiuto del nuovo, ignoranza parziale dei modi e delle tecnologie più moderne, scadenza qualitativa, preparazione parziale delle nuove generazioni di cineasti, impossibilità di creare novità. La presentazione di cinque grandi italiani che hanno fatto onore ad altrettanti fondamentali reparti dell'industria cinematografica - effetti speciali, montaggio, scenografia, fotografia e musica - è idonea a far comprendere come tutti i problemi sopra citati non solo possano essere risolti, ma possano essere convertiti in un'industria di successo, importanza e valore artistico-commerciale senza pari. Per fare un buon film serve sempre un buon budget, ma non è detto che con un buon budget si faccia sempre un buon film.