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Un viaggio ferroviario tra fantasie e realtà nel corso degli ultimi decenni di una Ferrovia, concepita ancora come un settore dello Stato. Un'avventura personale dell'autore, tra persone e situazioni in qualche modo, tragico o da commedia, legate ai binari su cui rotolano, in un modo monotono, come di un segnatempo, le Ruote di Ferro dei treni; treni senza tecnologia, fatti d'immagini, di sogni, di paesaggi nel contesto d'una antica realtà lavorativa svolta come un servizio dovuto alla comunità. Il locomotore, il treno, il lavoro svolto semplici cornici al mondo attraversato dai binari; quel mondo che è, in fondo, il vero protagonista di ogni attimo vissuto. Il lungo viaggio ferroviario tra le linee toscane della tirrenica, delle tratte di Saline, Volterra, della Garfagnana, Aulla, con vecchi locomotori costruiti durante il Ventennio fascista, e nuovi treni più moderni. Tra Pisa, Lucca, Livorno, attraverso dormitori, "maestri" macchinisti, baristi, mogli eroiche e pazienti, si dipana la scoperta di un paese che cambia e si trasforma. L'Italia scorre veloce, tanto veloce, da non ricordarne il profilo salutato al primo viaggio.