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Nato come novella nel 1888, il testo di Assunta Spina avrà vita travagliata e assai complessa: diventato dramma tra il 1904 e il 1910, poco dopo giunse sulle scene e nelle stampe, entrando anche nell'edizione Carabba del Teatro (1910) di Salvatore Di Giacomo, per poi diventare film con Francesca Bertini nel 1915, mentre il dramma veniva tradotto in italiano. A questo quadro, come elemento nuovo e finora misconosciuto, si aggiunge il progetto di Salvatore Di Giacomo di riscrittura dell'opera in forma di melodramma, con la collaborazione del musicista Riccardo Bocchini. Di tale progetto si recupera il secondo atto attraverso il carteggio tra lo scrittore e il compositore. Seguiamo in queste pagine come il testo nasce in modo affascinante all'interno di un dialogo epistolare che ci permette quasi di vedere l'autore nel momento stesso in cui pensa, crea e scrive.