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A due anni di distanza dall'uscita del primo volume di saggi Spogliando modelli e alzando lumi, Gianni Papi pubblica una seconda raccolta di contributi (tredici inediti e sei già usciti in altre lingue o in ambiti ristretti), relativi alle sue ricerche su Caravaggio e l'ambiente caravaggesco a Roma e a Napoli. Anche il titolo (un'altra citazione del Bellori, tratta come la prima dalla biografia del Merisi), evoca un'ideale continuità con il precedente volume. Papi torna a discutere e a riaffermare l'autografia caravaggesca della versione dell'Ecce Homo conservata presso il Santuario del Bambino Gesù di Praga ad Arenzano, da collocare nel periodo siciliano del Merisi. Il cuore del volume è costituito da un blocco di ben sei interventi che vertono sulla fase giovanile di Ribera. Fra gli altri temi trattati si segnala la presentazione di nuovi dipinti di Bartolomeo Manfredi, di Nicolas Tournier, di Giuseppe Vermiglio, di Pietro Paolini, di Giovanni Ricca, di Pietro Ricchi. Un spazio ulteriore hanno gli artisti olandesi: Gerrit van Honthorst - di cui si discute dopo la mostra monografica degli Uffizi del 2015 - e David de Haen, al cui catalogo vengono operate importanti aggiunte.