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Il "pensiero debole" e la "sfida della complessità" sono stati, per un decennio, due orientamenti al centro di un appassionato dibattito nella cultura italiana; essi ritengono di essere il punto d'arrivo di istanze, idee, progetti presenti nella cultura italiana ed europea dei precedenti decenni. La nuova generazione filosofica ha elevato una critica radicale al tradizionale modello di razionalità 'classica', ritenuto inadeguato a cogliere la complessità sociale, antropologica, culturale, che emerge nella nuova fase del mondo che si suole chiamare con il termine 'globalizzazione'. I due orientamenti, pur diversi, sono unificati da un netto rifiuto dei totalitarismi e della pretesa della "ragion classica" di fornire un paradigma di razionalità 'forte', capace di fornire una lettura esauriente del mondo naturale e umano, e perciò di predeterminare i comportamenti individuali e collettivi. Così, attorno alle tematiche nuove di questi due orientamenti, qui evidenziate e discusse, si sono organizzati molti dei risultati raggiunti dalle ricerche e discussioni, ed è maturata la persuasione che una fase culturale si era chiusa ed erano iniziate nuove avventure del pensiero. Con una guida bibliografica.