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"Sulla 'mamma' mai si dice abbastanza. Ogni discorso su di lei tende a riappropriarsi dei balbettii d'infanzia rimasti in memoria, intingendo la penna nell'inchiostro del cuore. Primordiale è dei battiti del cuore la percezione del suono più caro in suo grembo, onde profondono le radici di vita in lei maturata a tenerezza. Ho ripensato le sensazioni senza tempo degli innocenti vagiti. Esperienza che tutti accomuna, snidandoli da cuore più che da memoria, tesoro serbato e all'occorrenza propizio a voglia di madre. Ho adottato del bambino la cantilena in versi e assonanze echeggianti il dondolìo dei primordi tra sue braccia. Ora essa è cullata in moine e nenie d'affetti nel crescendo di riscoperta dell'amica di sempre, e del nutrimento prodigioso di suo latte fino alle lotte improvide, che esistenza prepara. Speculari le analogie con la Luna e col Mare, per legami accomunanti acque amniotiche, promogenie in vita di mare le cui onde con le maree la luna governa." (Fra' Domenico Spatola)