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"La nostra classe sepolta" - da un verso di Luigi Di Ruscio - si prefigura come una raccolta poetica corale, militante e non istituzionale, mossa dalla passione e dalla rabbia, dalla convinzione che ci sia ancora qualcosa da dire e che vada detta. Il libro raccoglie vari contributi dai mondi del lavoro, in cui la cronaca convive con la poesia per dar voce ai protagonisti di una lotta tuttora in corso. Alcuni degli autori qui raccolti sono scrittori già affermati, altri alla loro prima pubblicazione. Valeria Raimondi, curatrice dell'antologia, ha portato avanti una selezione attenta, emotiva e "intuitiva", dichiaratamente schierata, la cui prima necessità è quella di raccontare un mondo, anzi i diversi mondi in cui questa lotta ha luogo, mettendone sullo stesso piano e senza particolari distinzioni i protagonisti, per rendere al meglio e con più forza la voce di una classe "sepolta" ma non arresa.