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L'eucaristia è un mistero della fede perché va ben oltre il modesto modo umano di pensare. Ciononostante, il tentativo di comprenderlo da parte del credente, è un dato essenziale; infatti, nel caso contrario il mistero eucaristico potrebbe apparire un fatto privo di senso, formale e vuoto nei contenuti. Invece, quando c'è interesse profondo nei riguardi del suo significato autentico, la persona rimane in Gesù, come il tralcio è un tutt'uno con la vite, quindi porta frutto ed è in grado di amare e di vivere come Lui (Gv 15, 4-5). Difatti, l'eucaristia rappresenta compiutamente la salvezza operata da Dio per mezzo del Suo Figlio e, allo stesso tempo, edifica la Chiesa in quanto la Pasqua di Gesù giunge in modo sacramentale agli uomini di ogni tempo: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui" (Gv 6, 56). Il mistero eucaristico diventa così segno d'amore e di unità perché il credente che partecipa alla mensa del pane e del vino, quando si lascia trasportare dallo stupore e dalla meraviglia del mistero, attua la preghiera di Gesù al Padre: "perché tutti siano una sola cosa" (Gv 17, 21).