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Nato come opera di denuncia e indicato dallo stesso Soyinka come un invito al lettore a prendere coscienza contro il susseguirsi dei colpi e contro-colpi di Stato e degli incessanti brogli elettorali in Nigeria, "L'uomo è morto" è un libro che, col tempo, si è cristallizzato [...]. A cinquant'anni dagli avvenimenti e a trent'anni dalla prima edizione italiana, qualche considerazione è d'obbligo. "L'uomo è morto" è una pagina di storia che nel museo degli orrori del Novecento, sullo scaffale riservato alle atrocità poliziesche, va a collocarsi accanto a La confessione. Nell'ingranaggio del processo di Praga di Artur London e al monumentale Arcipelago Gulag, 1918-1956 di Aleksandr Isaevi Solzenicyn [...]. Prefazione di Oreste del Buono. Con un testo di Luigi Sampietro.