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Il pensiero e l'esperienza umana di Gioacchino da Fiore vengono collocati in questo libro di Luca Parisoli nella loro specifica e particolare dimensione meridiana, attraverso l'individuazione di una serie di snodi concettuali che li pongono in contrasto con il pensiero dominante nell'Europa latina della sua epoca. Nelle Università e nei canali culturali di allora si imponeva una dimensione che per contrasto potremmo dire 'settentrionale', e che non poteva comprendere ed accettare Gioacchino nel suo uso entusiasta del simbolismo. Vi furono esponenti dei grandi dibattiti culturali del XIII secolo che trovarono conforto nelle lande dove si svolse la vita di Gioacchino: è il caso in generale di quella parte del movimento francescano, nato come Ordine religioso dopo la morte di Gioacchino, che sceglie il meridione d'Italia e la Calabria come sua terra d'elezione. Per noi resta decisivo potere leggere Gioacchino anche attraverso le vicende a lui postume che connotano il movimento francescano nel meridione: per comprendere i dissensi che, lacerarono il pensiero gioachiniano, certo ricco di molteplici suggestioni, ma i cui sviluppi ci conducono a volte attraverso sentieri a strapiombo.