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Da una scatola contenente antiche fotografie del suo passato, la cara zia Litta, molti anni fa, estrasse l'immagine della bella scultura presente sul lungomare di Finale Ligure, narrandomi con orgoglio e struggimento che lei stessa aveva posato come modella, ritratta dal marito scultore. È qui racchiusa la bella storia della statua "Aria Marina", una storia che parte da molto lontano nel tempo e nello spazio, quando all'inizio del '900, mio bisnonno Grossi Paolo, da un piccolo paese umbro Gualdo Tadino, giunse, dopo varie vicessitudini, nella nostra terra ligure. Qui, con grande ingegno ed enormi sacrifici, si riscattò da precarie condizioni di vita, lavorando presso la cava di pietra di Orco Feglino, che venne gestita da lui e dai famigliari per molti anni.