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Nel 1985 ad Avignone, di fronte a un pubblico curioso ma certamente impreparato a quello che sta per vedere, un ragazzino incontra un vecchio poeta. È l'apertura de "Le Mahabharata" di Peter Brook: uno spettacolo che ha fatto storia. Per tutti coloro che sono venuti dopo, che non hanno potuto esserci mentre il teatro voltava pagina, è arrivata la versione filmica di quel colossale progetto, un'opera altrettanto unica. La portata dell'operazione culturale di Brook è ormai universalmente riconosciuta eppure il panorama bibliografico al riguardo è piuttosto limitato. Mentre da un lato non sono mancati ripetuti contatti del regista e del suo sceneggiatore con gli studiosi, basti nominare Madeleine Biardeau e Georges Dumézil, dall'altro sembra ancora non essere stata compiuta una valutazione di sintesi dal punto di vista indologico. Questa è la lacuna che si prova a colmare con il presente lavoro condotto su basi filologiche e con gli opportuni riferimenti al testo originale, grazie anche alle preziosissime testimonianze di alcuni protagonisti come Sotigui Kouyaté, Mallika Sarabhai e Jean-Claude Carrière.