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Nella "Recherche" solo una volta si cita Torino, il treno del Narratore vi passa di ritorno da Venezia. Un flebile indizio per una narrazione in sette tempi: Il primo impatto con Torino, l'apparizione di figure (da Getto a Bobbio, da Leone Ginzburg a Giovanni Giolitti) e di altro ancora (come gli alberi) che riconducono a Proust-Narratore; La prima Combray del Piemonte: nella Biella di Guglielmo Alberti e Giacomo Debenedetti, La seconda Combray: Aglié (Proust e Gozzano), Gli scrittori piemontesi proustiani e no (da Pavese a Fenoglio, da Lalla Romano a Mario Soldati), I critici piemontesi (da Ferdinando Neri a Trompeo, da Luigi Foscolo Benedetto a Cajumi), proustiani e no, La petite phrase (e altre note): gli spartiti "torinesi" di Proust, Una promenade torinese di Proust, di assonanza e dissonanza rispetto a Parigi.