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Patrizia Boi intreccia il mondo fantastico dei miti e delle leggende con quello dell'intelligenza artificiale. Lug, dio celtico, vestiti i panni di scienziato, dà vita in un laboratorio in Sardegna al curioso e intraprendente Robottino Catorchio che, staccato dalle macchine che gli danno energia, mostrerà sentimenti umani e una gran voglia di sperimentare. Così, Lug diventa Mammoy e in questo ruolo monogenitoriale guiderà la crescita del Pinocchio moderno attraverso la fiaba. Le illustrazioni di Niccolò Pizzorno accompagnano le parole dell'autrice come una fiaba nella fiaba, da sempre strumento di apprendimento per esprimere concetti e ideali come uguaglianza, fratellanza e libertà. Sullo sfondo del Mediterraneo, mito e storia, magia e scienza, archetipi e metafore, passato e futuro sono gli ingredienti che rendono straordinarie le avventure di Catorchio che acquisirà autonomamente la capacità di interagire con cose e persone. Con lui una compagnia eterogenea di compagni di viaggio: il lucano Cletus, un ragazzo allegro e apparentemente spensierato, il genovese Gianguido, borbottone, pauroso e "mugugnoso", e infine, la saggia Kalika, la profumiera dell'Isola di Katai.