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"L'autore ci offre una specie di Stranamore cosmico, un'odissea che ha la forza dei più originali racconti di pensiero, perché non può darsi romanzo o narrazione veramente viva senza una robusta impalcatura ideale." (Giuseppe Lippi). "Come ladro di notte, un capolavoro di space opera apocalittica e sociale, forse il primo del suo genere in Italia, affronta tutte le tematiche che sono care a noi di Kipple, come quella sociale e politica, unita a quella spirituale e religiosa; la parodia della burocrazia, che vela minacce terribili sotto forma di ossequiose lettere formali; il dileggio del potere, di sedicenti grandi uomini che sembrano vorticare nella tempesta come burattini; la mise-en-scène dell'alta società intrisa di lascivia, la stessa presente in tutti i personaggi e strettamente legata al proprio ruolo, cui non scampa nemmeno il ligio protagonista Zanzotto. Infine, la parodia di un secondo avvento di Cristo, o di un nuovo profeta (Elio), completa l'immensa giostra transgalattica, in cui tutti combattono, odiano, amano e desiderano, ma in cui nessuno (nemmeno un presunto Dio) riesce a opporsi all'inerzia immensa di un Universo che sembra ignorare l'Uomo." (Lukha B. Kremo)