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"Restare senza un lavoro non è per sempre" è un romanzo breve che raccoglie una trentina di casi di disoccupazione senza essere, però, una semplice antologia. Infatti le storie, commoventi e qualche volta drammatiche, si intrecciano a quella dell'Agenzia sociale, Lavoro&Società di Verona e dei suoi operatori, che negli anni si è occupata di loro. L'idea che regge la trama è semplice: la direzione di Lavoro&Società chiede a Valeria, la protagonista e neo assunta tutor, di scrivere una storia dell'Agenzia, facendola inaspettatamente inciampare nella sua ambizione, dichiarata, di diventare giornalista. La vicenda di Valeria, così, diventa emblematica: il lavoro a cui si aspira, può arrivare a patto che non lo si consideri una priorità, a patto di mettersi in gioco, fin da subito e senza riserve, come fanno le persone che ai colloqui in Lavoro&Società sfilano davanti a Valeria, accettando ogni genere di impiego. Valeria, personaggio di fantasia ma con un tipico profilo professionale da Agenzia per il lavoro, ha pure una vita privata e nel romanzo se ne propongono spunti ancora attinenti ai temi trattati...