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Giulia ed Eugenio percorrono insieme quasi settanta anni con una spontanea affinità di desideri e di attese. L'ovvietà dei fatti narrati nella prima parte de "La speranza" è essenziale perché vuole esprimere l'insignificanza che da sempre accompagna l'esserci degli uomini fin quando eventi particolari non accelerano i processi evolutivi della società umana: le violenze della Seconda Guerra Mondiale, il Sessantotto, la caduta del Muro di Berlino e il crollo dell'URSS, l'11 settembre 2001, l'epopea dei migranti e la misericordia di Papa Francesco sono i fatti che hanno posto le premesse per superare le contraddizioni e quanto ormai è vecchio nella civiltà occidentale. Nei cuori dei due protagonisti la speranza che si possa vivere pacificamente cresce e si rafforza via via che le loro vite attraversano le tempeste dei tempi attuali fino ad arrivare all'impegno di Papa Francesco che conferma la ragionevolezza della loro attesa: gli eventi, le riflessioni e il dialogo fra i due protagonisti costruiscono le ragioni di questa speranza. Più che un romanzo storico, "La speranza "è un saggio narrato che insegue nella storia dell'ultimo secolo quell'umanesimo pacifista che una madre aveva indicato al figlio come obiettivo dell'impegno degli uomini: umanesimo quale graduale crescere del patrimonio di principi morali e sociali posti per un più equilibrato dialogo umano, non come "fine della storia" ma come procedere di una speranza. Presentazione di Franco Cardini, nota introduttiva di Leoluca Orlando.