Tab Article
Nella Sicilia arabo-normanna, re Guglielmo li detto il Buono, si presenta come il protagonista di questo romanzo, che prende le mosse proprio dalla vicenda umana, e più intima, del piccolo sovrano, che rimase orfano del padre in tenera età e divenne erede al trono del Regnum Siciliae. Attraverso vari artifici, viene trattata con occhio meticoloso l'epopea della famiglia degli Altavilla che, da semplici avventurieri mercenari quali inizialmente erano, seppero costruire uno dei più importanti Stati dello scacchiere internazionale del tempo. Il viaggio umano di Guglielmo diviene, dunque, un'occasione per ricostruire il patrimonio naturale del tempo e visitare alcuni dei monumenti più significativi del patrimonio architettonico oggi inserito nella World Heritage List dell'Unesco. Attraverso architettura ed arte vengono evidenziati i tratti peculiari di un tempo noto per il sincretismo di una società culturalmente avanzata, multietnica e plurireligiosa. Infine, con modalità tipiche dell'iperrealismo in voga negli anni '70 del secolo scorso, l'autore ha voluto manifestare la propria concezione delta Storia, offrendo alcuni omaggi sinceri verso chi, nel proprio piccolo, ha contribuito alta costruzione della storia più autentica: quella fatta di impegno e concretezza dalle persone comuni che difficilmente balzano agli onori perfino delta cronaca.