Tab Article
"Sul filo del tempo" è la storia di Connie Ramos, una chicana di mezz'età che vive, a New York, una dura vita d'emarginata. Etichettata come "malata di mente", viene rinchiusa in manicomio. In realtà è assolutamente sana, anzi (dato il suo contesto esistenziale) eroicamente sana... e sintonizzata sul futuro. E cioè in grado di comunicare con l'anno 2137. O forse solo di sognarlo, di immaginarlo vividamente, come duplice proiezione del presente. Uno è comunitario, non-sessista, ecologico, libertario; l'altro è un orrore tecnocratico, autoritario, super-machista. La lotta di Connie per sfuggire all'istituzione psichiatrica e per impedire un programma sperimentale di controllo mentale non è solo legittima resistenza contro l'arroganza pseudoscientifica e la violenza istituzionale, ma anche attivo, determinante contributo alla costruzione di un domani più umano. Per conquistarsi il futuro bisogna prima sognarlo. "Sul filo del tempo" ha avuto un immediato e duraturo successo nei Paesi di lingua inglese e in pochi anni è diventato un "classico" della letteratura utopica contemporanea.