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La mostra di Andrea Mastrovito Here the dreamers sleep prende spunto dalla storia della famiglia Andersen e dal progetto futuristico di Hendrik Christian riguardante il World Center of communication, arrivando ad affrontare il tema universale dell'utopia, come chiarisce Eugenio Viola nel testo critico in catalogo. "Questa mostra essenzialmente declina un percorso sull'utopia, Hendrik Christian Andersen era un eccentrico sognatore. Allo slancio utopico del modello di partenza, declinato in tutta la sua classica magniloquenza, Mastrovito aggiunge il contrappunto distopico del presente, cui fa riferimento lo stesso titolo della mostra, preso in prestito dalla frase incisa sulla tomba di famiglia degli Andersen, al cimitero acattolico di Roma: Here The Dreamers Sleep". Nelle cinque stanze della casa-museo, l'artista riporta in vita l'epopea familiare dello scultore Hendrik, della madre Helene, del fratello pittore Andreas, con la moglie e mecenate Olivia Cushing, evocandoli attraverso riproduzioni da giardino di capolavori scultorei, che diventano personificazioni allegoriche dei quattro membri della famiglia.