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"Dal 4 settembre del 2012, ovvero dalla prima dichiarazione pubblica di Santos, in cui egli stesso rivela l'agenda del processo di pace, e soprattutto dal 18 ottobre dello stesso anno, quando il governo e le Farc-Ep si accordano ufficialmente su questa stessa agenda a Oslo, possiamo parlare esplicitamente della nascita di un nuovo processo di pace tra le Farc-Ep e lo Stato colombiano. L'inchiesta al centro di questo libro si occupa principalmente di sondare come e perché questa nuova prospettiva politica lascia intravedere un possibile cambiamento economico e politico in senso democratico". La società civile cerca di arrivare a una pace integrale che vada oltre il semplice accordo tra la guerriglia e lo Stato. Il libro rivela, passo passo, come la società colombiana abbia già sviluppato gli anticorpi che potrebbero mettere fine all'orrore quotidiano. Comunità, associazioni, singoli militanti, intellettuali, politici e molti altri attori civili stanno tessendo la trama di una possibile alternativa alla barbarie in cui vive la maggioranza dei colombiani. Un progetto storico di vasta portata, un movimento sociale che viene da lontano e che la guerra non è riuscita a spezzare. Nonostante il dolore e la violenza estrema.