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Roma, quartiere di San Lorenzo, via dei Volsci. Sopra il portone del civico 101 ci sta una targa, con una scritta che inizia così: "In questa casa abitò Nicola Stame". Veniva da Foggia, Nicola detto "Ugo". Fu aviatore, cantante lirico amato da pubblico e critica, padre di tre figlie, infine partigiano del Movimento Comunisti d'Italia. Arrestato nel gennaio 1944, passò per le famigerate stanze di via Tasso, dove le SS torturavano gli antifascisti, poi finì al carcere di Regina Coeli. Ogni sera, nella sua cella, cantava arie d'opera per infondere coraggio ai compagni di prigionia. Tra questi, un giorno, capitò anche un giovane trasteverino, che a sua volta sarebbe divenuto cantante, uno dei più famosi della musica leggera italiana. Nicola fu ucciso il 24 marzo alle Fosse Ardeatine, in una delle più celebri e abiette rappresaglie naziste. Da poco aveva compiuto trentasei anni.