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Il premio Biella, del quale "Venti su un autocarro" fu vincitore, alla fine del '39, era una delle tante manifestazioni volute dal Regime per portare - come diremmo oggi - la cultura sul territorio. Manifestazione, però, non delle minori, tanto che la giuria fu presieduta anche da Marinetti, e nell'anno della vittoria di Strumia era guidata da Ezio Maria Gray. Pure la rosa dei concorrenti, in quel 1939, era selezionata: il nostro "romanzo squadrista" infatti prevalse, tra gli altri, su Bocche di donne bocche di fucili che l'emergente Lajolo aveva dedicato alla sua esperienza nella guerra di Spagna.