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Nella storia dell'umanità, la Notte ha sempre avuto un suo fascino. Misteriosa, pericolosa, eppure capace di rappresentarsi in un cielo stellato che si estende a perdita d'occhio, mostrando l'immensità dell'universo. Di notte tutto è più facile: i rapporti si fanno più intimi, le confidenze più profonde, i discorsi più decisivi. Tanti gli spunti che emergono dalla lettura dei versi contenuti nella silloge "È mia la Notte". I dualismi "notte/giorno", "luna/sole", "vita/morte", "amore/follia" echeggiano come grandi temi irrisolti. L'autrice prova a fornire delle risposte ai grandi interrogativi della Vita, fra Fede e discernimento, auspicando il trionfo del Vero Amore.