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"Ci recammo poi a visitare una cappella, chiamata San Pietro Mandurino, presso la quale trovansi alcune volte sotterranee, che dovettero servire o come bagni, o come serbatoi di acque. Con maggior piacere discesi in una caverna nelle vicinanze, scavata - certamente dalla natura - in una roccia calcarea. Ha circa ventiquattro piedi di diametro, e dieci piedi di altezza; ed ha nel centro una sorgente che il mio Cicerone assicurava non essere mai aumentata né mai diminuita. Questa grotta vien chiamata il bagno di Venere, ed il popolo ancora conserva un certo grado di venerazione per la sorgente, avendo cura di ricoprirne l'imboccatura con una pietra."