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«Nei miei ritratti emerge quello che io vedo nel soggetto, come lo percepisco». Aurelio Amendola scrive con la luce, ritraendo l'arte e i suoi protagonisti - da Kounellis e Manzù a Isgrò e Mattiacci, fino a Paladino e i Cascella, tra gli altri. Il catalogo della mostra "Il fotografo, gli artisti, le opere. Aurelio Amendola per il MUSMA" (1 luglio-21 ottobre 2018) ripercorre il confronto tra le sculture della collezione del museo di Matera, gli scatti che le riproducono interpretandole e i ritratti dei loro autori colti da Aurelio Amendola. Come nelle parole di Marco Bazzini, autore del saggio in catalogo: «in tutti i suoi scatti Amendola rinnova il vedere; ha fatto della fotografia la disciplina del "rivedere" senza soggiacere a nessuna obbedienza critica ma, al contrario, aggiungendo all'indisciplinatezza del buon toscano quella che gli artisti durante le loro lunghe frequentazioni gli hanno insegnato».